Homo Sedens stare troppo seduti nuoce gravemente alla salute 2/e 2016

Presentazione
Curare “il movimento” e curare “con il movimento” sono due aspetti fondamentali della Medicina Fisica e Riabilitativa; una gran parte delle competenze cliniche specifiche della disciplina sono orientate al recupero ed al mantenimento di capacità motorie compromesse dalla malattia, come premessa alla ripresa dell’autonomia.
La sensibilità verso l’importanza dell’attività motoria e delle conseguenze negative della carenza di movimento è peraltro ancora scarsa in molti altri settori delle attività sanitarie. Nelle unità mediche e chirurgiche dei nostri ospedali, ad esempio, si pone spesso l’accento sulle misure di prevenzione delle cadute, mentre molto meno considerate sono quelle, altrettanto importanti, di prevenzione delle complicanze da immobilità, affrontate in modo diffuso praticamente solo nelle strutture a valenza riabilitativa.
In anni recenti, la promozione di stili di vita attivi nelle persone con disabilità è stato uno dei settori di particolare sviluppo della riabilitazione nel nostro paese, come è dimostrato ad esempio dai numerosi programmi di “Attività Fisica Adattata” promossi in varie realtà territoriali. Il contrasto alla sedentarietà è un elemento prioritario del processo riabilitativo e delle attività di educazione terapeutica che ne fanno parte.
Il medico fisiatra ed altri professionisti della riabilitazione possono dare un contributo prezioso non solo nel loro ambito specifico, ma anche in molti altri settori in cui è importante promuovere stili di vita attivi e correggere abitudini motorie scorrette.
Quest’ultima recente fatica dell’amico e collega Alberto Lissoni è un brillante esempio di questo tipo di contributi: grazie alle sue profonde conoscenze delle discipline di base, come la fisiologia e la biomeccanica, ed alla lunga esperienza clinica, maturata in seno ad alcune delle realtà più autorevoli del panorama clinico riabilitativo italiano, è riuscito ad offrirci un’opera che certamente verrà apprezzata ben al di là dell’ambito strettamente specialistico.
Stare seduti è un’attività umana universale, purtroppo sempre più pervasiva nel nostro stile di vita, tanto che le sue conseguenze negative sulla popolazione generale sono da tempo oggetto di attenzione in ambito di “public health”; i pregi di questo volume stanno nell’affrontare questi temi con un linguaggio semplice ed accessibile anche ai non addetti ai lavori, pur senza sacrificare il rigore scientifico, e nel proporre soluzioni altrettanto semplici ed alla portata di chiunque - sano o malato, portatore di disabilità o meno - voglia prendersi cura di sé ed evitare i guasti dell’eccessiva sedentarietà.
È quindi per me un piacere scrivere queste righe di presentazione, e sono onorato del fatto che l’Autore mi riconosca un piccolo merito nell’averlo indotto ad approfondire la sua riflessione sul tema oggetto del libro.
Raccomando questo testo a chi è a digiuno di queste tematiche, perché potrà trovare spiegazioni comprensibili ed indicazioni pratiche di immediata utilità, e a chi ha già competenze in materia, perché vi troverà una sintesi efficace ed un valido esempio di come si possa fare informazione scientifica in una efficace prospettiva di educazione terapeutica.
Paolo Boldrini
Presidente – Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa